Fuori Orario

 

Fuori Orario

Il mondo (che) è stato

ll libro di Erik Negro “Fuori orario- il mondo (che) è stato- è una silloge di poesie che nascono dall’esperienza di vita dell’autore, in un momento particolarmente intenso, ma tuttavia concluso. Vario l’aspetto ed il linguaggio praticato, sembra che ogni opera viva all’interno di un proprio mileau, che da esso tragga motivo d’essere e solo in questo possa realmente esistere, ponendosi come similare e parallela alle altre, ma profondamente divisa da una speculazione sempre volta a nuovi approdi.

Anche se molto giovane, Erik ha una solida competenza letteraria, che traspare dallo scritto, anche se non ama definirsi poeta e seguire canoni precostituiti. Molto spesso si può notare come la scrittura sia dialogo, più con se stesso o rivolto ad un interlocutore assente, che a qualcuno che davvero possa ascoltare. La voce cade quindi spesso in un monologo interlocutorio, nella ricerca di un “altro” raggiungibile,forse, ma mai raggiunto. Tale ricerca non si abbandona alla delusione, ma l’IO trae spunto dalla propria posizione per divenire osservatore del reale, volutamente

 La realtà nelle proprie contingenze è motivo di riflessione ed analisi, per elevarsi a speculazione sulla Vita nelle varie declinazioni in una visione spesso onirica e surreale, ma non per questo meno penetrante.
A presentare il libro il Prof. Giuseppe Pallavicini, che ha guidato all’analisi di sedici liriche scelte fra le quarantanove del libro, mettendo in luce i rimandi ai molti poeti che costituiscono in backgound culturale dell’autore e le matrici filosofiche più o meno espressamente dichiarate (si può ricordare un piccolo dibattito nato fra autore e pubblico sul concetto di trascendentalità kantiano e le sue derivazioni). Al commento di ogni componimento si accompagna la lettura di ….
Quando la parola passa all’autore le domande che gli vengono rivolte denotano interesse vivo per le opere scritte ed il dibattito prende piede; concluderà il momento lo stesso Erik mettendo in luce la differenza tra l’essere e l’immagine presentata esteriormente e come questa possa essere ravvisabile e forse determinante di ogni tipo di comunicazione, quindi anche della poesia.
Il molto pubblico presente in sala, formato da ragazzi e da autori,  è stato piacevolmente intrattenuto anche dagli interventi musicali del Maestro Simone Buffa al pianoforte e della violinista Sophia Quarello, che hanno meritato il plauso e l’apprezzamento di tutti.
La presentazione del libro è stata organizzata dall’Associazione Archicultura, con il patrocinio del Comune di Acqui Terme