La storia del passato

Passato indelebile corre nella notte,

fuggitivo ed impassibile avanza,

nel buio nero e silenzioso,

invade le strade con un sordo rumore,

ti cerca e ti assale come un boia crudele,

                         vestito a lutto,

ornato di lacrime amare e,

strappate da quell’occhio che ammalatosi di una strana malattia

gettava all’esterno per purificarsi,

strana cosa la tristezza,

e corri, fuggi, scappi, urli, ti  nascondi,

                          e fuggi ancora,

il rumore indistinto dei tacchi riecheggia,

il cuore accelera, le gambe corrono,

il viso si imperla bianco e pallido.

illuminato dalla luce timida e opaca di una luna lontana,

la lacrima scende,

e l’altra appresso…

il sospiro si ferma bruscamente nell’aria,

impaurito e tremante,

smetti di fuggire, smarrita e ormai battuta…

e il passato arriva e ti avvolge…

rumore di vetri infranti.

pezzi di ricordi frammentati si affollano e ti tagliano,

e tutti urlano la propria idea,

 e tu copri gli occhi per non vedere,

le orecchie per non sentire,

 ma loro urlano,

forse per paura di scomparire,

e ti abbandoni alle loro grida…

il passato non scompare,

è indelebile e rimane con te e dentro di te,

e ti tempra,

è inutile fuggire… è storia,

e come storia è la scritta della vita.

Ilaria Parlanti