A una bambina
Ti insegnerò le crepe nel muro
amiche alla lucertola: anche a te
saranno amiche nell’ora incerta
quando nessuno verrà a giocare.
Ti indicherò le terrazze più alte
– i panni stesi sopra le nuvole –
dove il grembiule logoro di mia madre
nascondeva il geranio e il basilico
dove il violino di mio padre apriva
sogni alle mie notti, consumava
gli orli alle stelle. Altro
non ti verrà da me: solo
i proverbi di sua madre,
le ricchezze promesse dalle lenticchie
di Capodanno: queste poche monete
fuori corso conterai quando per te
dischiudo le conchiglie autunnali
delle mie mani: tu compraci primavere
– quante ne basteranno a mutare
il corso alle folli comete
che verranno ad abbagliare i tuoi giorni.
Gianluigi Sacco