A rovescio

Talvolta accade che un labbro ti sfiori

dal gelo siderale dell’infanzia

e capriola di respiro solletichi

quell’angolo più in ombra del tuo lobo,

ruzzoli sullo scivolo di vertebre

a dirotto nello scavo del cuore

 

e senti nostalgia del minuscolo

del farsi più piccino, quasi fumo

svanito al suo destino, a quel tempuscolo

minuta evanescente sulla pagina

e strizzi gli occhi come nel risveglio

dall’incantesimo di un nascondino

dove chi vince è chi

sa più disperdersi, rendersi minimo

rimpicciolire al gioco degli specchi

smagrire anni, retrogradare il passo

affusolarsi come in dissolvenza,

a fuoco sul rovescio d’un binocolo.

Fabrizio Bregoli