Meta / Metà e pienezza

Stesa su un soffio di blu

cullava i sogni ed ornava il buio,

mentre le piccole,

silenziosamente,

tendevano le braccia e,

aggomitolandosi come nel grembo materno,

miniavano la sua ombra.

Sprigionava illusioni alle dita

che ardevano di lambire la madre di quell’estro.

Si dilettava a mostrare la sua metà e la sua pienezza,

costellate di splendore.

Pura,

rubava quell’infinito ristretto all’astro.

Amava riflettere il suo biancastro corpo sull’oceano

quando le fresche onde si scagliavano dolcemente nel suo chiarore.

I gomiti sfioravano il davanzale,

mentre il velo danzava mosso dai respiri che gelavano le mani.

Si dipingeva un nitido volto

e le labbra  mormoravano il suo nome: Luna.

Mirjam Paci