Viaggio verso l’uno

Dove ti cerco,

se Sibilla incespica

per troppo chiarore

e il mio tempo interiore

corre altra ruota?

Busso alle porte d’ombra

delle tue ore chiuse

perché l’arco che ci tende

scocchi gemme di parole

da dura scorza di assenza.

La durata nemica

mi solca, radente, la schiena

e cerco salvezza

fuori da numeri e giorni,

nel tempo fermo del volo che sai

dove ali di sorrisi

invadono sentieri di aria

e la musica del respiro

diventa ridda giocosa

nell’incanto che si rinnova.

Sì, ti ritrovo nel viaggio verso l’uno,

nel soffio silenzioso dei minuti

quando pulsano amici, sulle vene

e chiamo le nubi a parlare per te,

perché legga il tuo fuoco bianco

intravisto nel lago inquieto del cielo.

Gabriella Cinti