La sera è un’eresia di luce
L’aria, le voci delle foglie, il vento di terra, i silenzi
nella sera che viene come un’eresia di luce.
Le parole sono lune blu stese alle ringhiere,
gesti semplici, verdi misteri
nel fitto dialogo tra l’albero e l’edera,
una mano che a lungo esita nel labirinto di una dedica.
Visioni che scorriamo in uno snodo di fiume,
ginestre, crepe d’argilla, fragili canneti.
A largo le ondeggianti mulattiere del mare,
qui una lingua di costa: infine il canto che muta
in un silenzio di neve. Anche il silenzio è parola,
un ceppo secco d’ulivo dove sedersi a far fiato
dopo una filigrana di contrade perse alle spalle,
zolle di terra dove posiamo le algebre dei giorni.
Motivazione:
Con una raffinata ricerca della musicalità, unita ad un approccio metaletterario, la poesia – con assoluta morbidezza e larghi fraseggi – racconta il delicato momento della sera. Ancora una volta i versi e la loro Autrice mostrano la capacità di rinnovare uno dei temi lirici più classici.
Tiziana Gabrielli