Via El Alamein, 67
Si ammutinano i corpi,ripetono
la perpendicolare della carezza
lo schema della collisione. E’ questo
il compiersi dell’amore
astrarre la trasformazione, rinnegare
la prospettiva nominale del tempo
quel tempo che finisce
inaudito e improvviso
nel grande gorgo di Milano
quando si spegne per sempre
la luce bianca della corsia
e si perde il centro esplode l’atomo, si frantuma
l’universo. Così parte vuota
l’ultima corsa della 92, nessuno
al capolinea che aspetta, solo la tua ombra
appoggiata al finestrino. Il tuo nome
che non ha più sillabe.
Motivazione:
“Sapessi com’è strano / sentirsi innamorati a Milano”: così diceva una canzonetta in voga anni or sono. Ebbene, anche questa lirica di sapore chagalliano celebra “il compiersi dell’amore” “nel grande gorgo di Milano”. Una città, questa, che sembra tutt’a un tratto diventare fantasmatica, dissolversi, quasi apocalitticamente, in un non luogo, dove, saltata la “prospettiva nominale del tempo”, la stessa umana identità si annulla nell’anonimato di un’ombra.
Gennaro De Falco